Resto al Sud – i contributi per under 46 di Invitalia: la mini guida


Scheda agevolazione

Resto al Sud è la nuova agevolazione di Invitalia che supporta
 i giovani residenti nelle regioni del Sud 
nello sviluppo di iniziative imprenditoriali relative alla produzione 
di beni nei settori dell’artigianato, 
dell’industria e della manifattura e nella fornitura di servizi.

Ampliamento dei beneficiari: finalmente è realtà!
Con la legge di Bilancio 2019, il governo aveva annunciato
 l’ampliamento della platea di beneficiari
 dell’incentivo: agevolazioni valide anche per professionisti
 e limite di età innalzato fino ai 45 anni!

Fino a pochi giorni fa, però, questa era rimasta pura teoria.
perché non era stato ufficializzato alcun 
decreto attuativo.

All’inizio, infatti, mancava l’ufficializzazione di questa novità,
 arrivata poi, dopo lunga attesa,
 il 6 agosto 2019, quando l’allora Ministro dello Sviluppo Economico
 ha sottoscritto il decreto attuativo,
 che però doveva essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Nuove attese, nuovi fremiti e nuovi punti interrogativi sulle tempistiche,
 finché, finalmente,
 la Gazzetta Ufficiale n.175 del 23 novembre 2019 non è intervenuta
 a fornire certezze! A seguirla in 
quest’impeto di vitalità, anche l’adozione della disciplina 
contenuta nella circolare n.22/2019 del
 dipartimento per le Politiche di coesione.

Il risultato è che possiamo finalmente annunciare che le
 novità sono entrate in vigore l’8 dicembre
 e che dal 9 dicembre alle ore 12.00 la piattaforma di Invitalia
 ha reso effettivamente possibile 
presentare le domande anche per professionisti e under 46!

Ma le novità non sono finite!

Anche se non se ne trova traccia né nel decreto, né all’interno
 della circolare, il Decreto Sisma 2019 
(Dl 123/2019) ha esteso l’agevolazione anche alle imprese e
 ai professionisti del cratere sismico del 
Centro Italia.

Chi si trova nei Comuni di Lazio, Umbria e Marche interessati
 dai terremoti del 2016 e 2017 presto 
potrà
 quindi… restare al Centro!

Come funziona l’agevolazione
Resto al Sud è l’incentivo di Invitalia dedicata allo sviluppo
 di nuove attività imprenditoriali giovanili
 nelle regioni del Sud Italia. Si tratta di un bando molto
 interessante, che mette a disposizione oltre 
1.25 Miliardi di Euro, in parte a fondo perduto ed in
 parte a tasso zero, destinati – ad oggi – ai giovani 
tra i 18 ed i 45 anni delle regioni del Sud.


 Resto al Sud di Trovabando

A chi è rivolto Resto al Sud?

Possono richiedere l’agevolazione prevista dal bando
 i giovani tra i 18 ed i 45 anni residenti in:

Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Molise
Puglia
Sardegna
Sicilia.
I giovani che vogliono fare domanda non devono essere
 titolari di alcuna attività di impresa. 

Attenzione

I giovani che hanno un rapporto a tempo indeterminato
 in corso in questo momento potranno 
presentare la domanda per richiedere Resto al Sud ma
 dovranno essere pronti ad abbandonare
 il proprio posto di lavoro qualora risultino vincitori del contributo.
Per tutta la durata dell’agevolazione, i giovani beneficiari
 del contributo non potranno essere
 titolari di alcun rapporto di lavoro a tempo indeterminato
presso altro soggetto. 
Inoltre, i richiedenti il bando non devono essere stati beneficiari,
 negli ultimi tre anni, di agevolazioni 
a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità come,
 ad esempio, Nuove Imprese a tasso zero,
 Selfie Employment, Smart & Start, etc.


Bando Resto al Sud a chi è rivolto
Le regioni di operatività del bando Resto al Sud


I giovani in possesso di tali requisiti possono presentare la 
domanda di ammissione per Resto Al Sud,
 sia come impresa costituita che come come singole persone
 fisiche. Qualora partecipino 
come persone fisiche, devono costituirsi sotto forma di ditta
 individuale o società
 (anche cooperativa), dopo aver ricevuto la risposta positiva
 dalla procedura
 di valutazione da parte di Invitalia.

Quali sono le attività finanziabili da Resto al Sud?
Possono essere finanziate le attività imprenditoriali relative 
alla produzione di beni nei settori 
dell’artigianato, dell’industria e della manifattura e nella 
fornitura di servizi come, 
ad esempio: le attività di ristorazione, le attività turistiche, 
le attività editoriali, di produzione audio 
video, di formazione, ma anche l’assistenza sanitaria e
 tutte le attività concernenti l’erogazione
 di servizi alla persona.

Se vuoi puoi leggere il nostro approfondimento sulle
 attività finanziabili dal bando Resto al Sud.

Rientrano in questa ampia categoria i parrucchieri ed
 i barbieri, gli studi di tatuaggio, 
gli istituti di bellezza ed i saloni di estetica, le 
lavanderie, ma anche le attività di toletta per animali
 e organizzazione di eventi.

Sono escluse dal finanziamento le attività commerciali. 

Se vuoi aprire un negozio non è questa l’agevolazione che fa per te.


Quali sono le attività escluse dall’agevolazione?
Ma vediamo nel dettaglio quali sono tutte le attività
 escluse suddivise per singolo codice ATECO:

Sezione A – Agricoltura, Silvicoltura e Pesca
codice 01: Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali
, caccia e servizi connessi

codice 02: Silvicoltura ed utilizzo di aree forestali

Sezione G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio
codice 45: Commercio all’ingrosso e al dettaglio e
 riparazione di autoveicoli e motocicli,
 in particolare solo i codici:

45.11.01 – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di
 autovetture e di autoveicoli leggeri
45.11.02 – Intermediari del commercio di autovetture
 e di autoveicoli leggeri (incluse 
le agenzie di compravendita)
45.19.01 – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di altri autoveicoli
45.19.02 – Intermediari del commercio di altri autoveicoli
 (incluse le agenzie di compravendita)
45.31.01 – Commercio all’ingrosso di parti e accessori di autoveicoli
45.31.02 – Intermediari del commercio di parti ed accessori di autoveicoli
45.32.00 – Commercio al dettaglio di parti e accessori di autoveicoli
45.40.11 – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di motocicli e ciclomotori
45.40.12 – Intermediari del commercio di motocicli e ciclomotori
45.40.21 – Commercio all’ingrosso e al dettaglio di parti e
 accessori per motocicli e ciclomotori
45.40.22 – Intermediari del commercio di parti ed accessori di
 motocicli e ciclomotori

codice 46: Commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli
 e di motocicli)

codice 47: Commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli 
e di motocicli)

Sezione L – Attività immobiliari, in particolare solo i codici
68.10.00 – Compravendita di beni immobili effettuata
 su beni propri
68.31.00 – Attività di mediazione immobiliare
68.32.00 – Amministrazione di condomini e gestione 
di beni immobili per conto terzi

Sezione O – Amministrazione pubblica e difesa,
 assicurazione sociale obbligatoria
Sezione T – Attività di famiglie e convivenze come datori 
di lavoro per personale domestico;
 produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio
 da parte di famiglie e convivenze 
Sezione U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 
Se hai dubbi o incertezze, ti consiglio di analizzare nel 
dettaglio quanto previsto dall’allegato 1 
alla circolare Circolare attuativa n. 000033 della Presidenza 
del Consiglio dei Ministri oppure puoi
 dare una occhiata al nostro articolo di approfondimento 
che tratta questo argomento.

Che tipo di agevolazione concede Resto al Sud?

L’agevolazione prevista da Resto al Sud è articolata in 
tre strumenti agevolativi, che coprono
 il 100% delle spese:

un contributo a fondo perduto pari al 35% delle spese
un finanziamento bancario garantito dal Fondo Centrale
 di Garanzia per le PMI di Medio Credito 
Centrale
un contributo in conto interessi a copertura degli interessi
 sul finanziamento bancario.
Ma vediamo nel dettaglio l’agevolazione prevista.

Per quanto riguarda il contributo a fondo perduto è erogato
 da Invitalia sul 35% delle spese ammissibili.

Il restante 65% delle spese è erogato sotto forma di
 finanziamento bancario, 
concesso da una
 delle banche convenzionate. La particolarità di tale finanziamento, 
che ha una durata di 8 anni,
 è quella di darti la possibilità di beneficiare della Garanzia 
prestata dal Fondo di Garanzia per le PMI.

Lo Stato, quindi, garantisce per te fino all’80% dell’importo
 che richiedi e, contestualmente,
 Invitalia ti concede un contributo in conto interessi
 (ovvero un contributo a fondo perduto)
 sugli interessi che ti verrebbero richiesti sul finanziamento.

Mi spiego meglio con un esempio pratico: immagina di 
richiedere € 50.000 per la tua attività.
 Il 35% sarà erogato a fondo perduto da Invitalia ovvero € 17.500.

I restanti  € 32.500 ti saranno dati come finanziamento
 bancario, che avrà una durata di 8 anni 
e sarà garantito fino a € 26.000 dallo Stato. Tutti gli
 interessi sui € 32.500, invece, saranno a carico
 di Invitalia, rendendolo per te, un finanziamento a tasso zero.

Quanto è possibile richiedere?
Ciascun giovane può ricevere fino ad un massimo di € 50.000.

Nel caso in cui il progetto imprenditoriale sia proposto 
da più soggetti, sarà possibile
 richiedere € 50.000 per ogni soggetto fino ad un massimo di € 200.000.


Come faccio a presentare domanda per Resto Al Sud?
Per richiedere il contributo messo a disposizione da 
Resto al Sud, devi compilare una serie di
allegati e documenti relativi al tuo progetto imprenditoriale
 e caricarli sulla piattaforma informatica
 messa a disposizione da Invitalia.

Il tuo progetto dovrà contenere:

i tuoi dati ed eventualmente quelli dei tuoi soci
la descrizione dell’attività per la quale stai richiedendo
 l’agevolazione
l’analisi del mercato di riferimento sia per quanto
 riguarda la domanda che l’offerta
la tua strategia commerciale
gli aspetti tecnici e produttivi del progetto
gli aspetti organizzativi del progetto
i dati economico-finanziari.
Tutti gli schemi e la documentazione che caricherai
 sulla piattaforma dovranno essere firmati
 digitalmente dal legale rappresentante, o dalla persona 
fisica che presenta la domanda.
 Quindi, se non hai la firma digitale, corri in Camera
 di Commercio ad acquistarne una!

Mi raccomando, ricorda che i progetti imprenditoriali 
devono essere avviati successivamente
 all’esito positivo della domanda di agevolazione,
 quindi non potrai in alcun modo utilizzare
 questo bando se hai già sostenuto delle spese o hai già ricevuto delle fatture.

Inoltre, i progetti devono essere realizzati entro 24 mesi
 dal momento in cui Invitalia ti ha concesso
 l’agevolazione.

Quali sono le spese ammissibili?

Ma vediamo nel dettaglio quali spese ti consente 
di agevolare Resto al Sud:

opere edili relative a interventi di ristrutturazione
 e/o manutenzione straordinaria, fino al 30%
 del programma di spesa;
macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
programmi informatici e servizi per le tecnologie 
dell’informazione e della telecomunicazione (TIC),
 connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
spese relative al capitale circolante inerente allo
 svolgimento dell’attività d’impresa fino al 20% del 
programma di spese;
spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti
utenze e canoni di locazione per immobili
eventuali canoni di leasing
acquisizione di garanzie assicurative funzionali 
all’attivita’ finanziata.
Quali spese sono escluse?
Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:

relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione 
finanziaria, del leasing e del leaseback,
 fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro
 il termine di ultimazione del progetto 
imprenditoriale cioè entro 24 mesi;
per l’acquisto di beni di proprieta’ di uno o piu’ soci
 dell’impresa richiedente le agevolazioni e,
 nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi
 ovvero di parenti o affini dei soci stessi 
entro il terzo grado;
riferite a investimenti per la sostituzione di impianti, 
macchinari e attrezzature;
effettuate contratto chiavi in mano;
relative a commesse interne;
relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
notarili, imposte, tasse;
relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per 
quelli strettamente necessari al ciclo di
 produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto
 in  conservazione condizionata dei prodotti;
di importo unitario inferiore a € 500,00;
relative alla progettazione, alle consulenze e 
all’erogazione di compensi ai dipendenti delle
 imprese individuali e delle società.

Come vengono valutate le domande di partecipazione a Resto al Sud?
La valutazione delle domande avviene entro 2 mesi 
dall’invio della domanda e prevede 
una valutazione del possesso dei requisiti di accesso
 al bando, e una valutazione di merito
 del progetto stesso.

I criteri che vengono presi in considerazione per l’esame
 di merito riguardano sia le effettive
 capacità e competenze dei soggetti proponenti all’interno 
del settore di riferimento, sia le 
potenzialità del mercato.

Vengono valutate, inoltre, le strategie commerciali e
 di marketing proposte, la sostenibilità
 economico-finanziaria della tua iniziativa, la coerenza 
del progetto dal punto di vista 
dell’organizzazione e dei processi tecnici e produttivi e,
 non da ultimi, il possesso
 dei requisiti di accesso al Fondo di Garanzia per le PMI.


Da quando è possibile presentare domanda?
L’apertura del bando è prevista per il 15 Gennaio 2018, 
fino ad esaurimento fondi.

Dalla piattaforma messa a disposizione da Invitalia,
 sarà possibile inviare la domanda, 
ma dovrai avere a disposzione la firma digitale e la tua PEC!

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